Smartworking, la tecnologia è pronta e noi lo siamo?
La tecnologia è il mezzo che può permetterci relazioni lavorative anche a distanza. Ma le persone erano e sono pronte a tutte queste opportunità offerte dalla tecnologia? Capi e collaboratori, clienti e fornitori hanno realmente saputo vivere al meglio questo periodo?
La distanza nata nel periodo di “remote working” è stata colmata in toto da un punto di vista “tecnologico”, ma è ancora molto accentuata nelle relazioni e nelle dinamiche tra persone. I conflitti sono spesso diventati freddi e nascosti e le persone, senza la possibilità di un confronto diretto, tendono a tenere per sé difficoltà e rabbia innalzando i propri livelli di stress.
Ci manca il lavorare in presenza, ci manca quel sano confronto che permette non soltanto di risolvere i conflitti, ma anche di creare coinvolgimento e passione per il lavoro che stiamo svolgendo.
Ci manca il parlare vis a vis con chi può emozionarci con la gestualità di una conversazione, ci manca la strategia condivisa alla macchinetta del caffè e ci mancano le discussioni a pranzo che si chiariscono senza diventare conflitti.
E chi entra oggi in azienda? Proprio i giovani, che sembrano i più facilitati da una situazione digitale all’interno della quale si sentono “nativi”, hanno invece vissuto un periodo in cui non hanno potuto avere al fianco colleghi più esperti che li trainassero nel fascino delle tradizioni aziendali. Qualcuno di loro non è neanche consapevole di ciò che si è perso!